Area dedicata a quelli
che trent'anni fa erano
dalla parte buona della piazza
.
Fatti Commenti
1972
Prima riunione del Manifesto (diventato quotidiano il 28 aprile) a casa di Annibale, in via Villa Negro

Convocata con volantino inserito nel manifesto presso l'edicola di Casarini Frase ricorrente di Annibale:
''Cumba' che vogliamo fa' ''
Prime elezioni politiche in cui si presenta a Carpi il Manifesto

La sinistra "extraparlamentare" prese a Carpi piu' del 3 % e lo festeggiammo come se avessimo conquistato il palazzo d'inverno. Manifesti fatti col telaio serigrafico, bellissimi, disegnati da Beppe Lodi e anche da Cadelo, poi divenuto illustratore e fumettista in francia. Mettevamo i poster ad asciugare in via Tre Re e poi, alle due o alle tre di notte a fare "attacchinaggio" con la colla da parati e una scopa vecchia come pennello.

In dettaglio i risultati furono che il Manifesto ottenne uno strepitoso 0,67%.Il PSIUP prese quasi il 2% (ma nessun seggio), il MPL di Livio Labor e i Marxisti-Leninisti (insieme meno del Manifesto).
1973
Vigilia di Natale: Primo CONCERTO FOLK-ROCK al Teatro Comunale di Carpi pubblicizzato con volantini ciclostilati distribuiti davanti alle scuole
Prime canne nei camerini del Teatro di Carpi. Si avvicendarono sul palco, presentati da opache diapositive proiettate sullo sfondo che annunciavano il nome del gruppo che avrebbe suonato:
Blanda Opera di Persuasione nome coniato da Franco Magnanini (chitarrista) con fabrizio pasini alla batteria, Lucky (poi dj per lungo tempo a Radio Carpi-Canale 7,...) alle tastiere, ecc.. Eseguirono un pezzo dei Jethro Tull, uno degli Uriah Heep e un pezzo originale con testo poetico '...dai rebbi lucenti... mentre scorre l'ultima oncia di vita calda...' di un autore carpigiano;
Il Defunto Barone Ricasoli con Gianni Previdi al basso, il compianto Fabrizio Davoli alla chitarra, Tiziano Tirabassi (missing) alla batteria, ecc., di sicuro eseguirono un pezzo dei Santana;
i 'Velvet Coast' (il nome era un mix tra Velvet Underground e West Coast), Mendel, Sergio Prandi e Dario Bonini, si presentarono sul palco comodamente seduti intorno ad un tavolino con sopra una bottiglia di lambrusco e 3 bicchieri e brindarono al pubblico che li fischiava mentre in sottofondo scorreva la registrazione della partenza di una locomotiva. Suonarono probabilmente Tommy degli WHO in forma di improvvisazioni con Mendel che suonava un Banjo a sei corde.
L'epilogo, forse perche' erano tutti un po' fumati ed eccitati, un po' perche' non si capiva piu' niente, fu forse l'unico episodio carpigiano dell'anarchia al potere; gente che proveniva da ogni dove guadagnava in qualche modo palco e microfono e suonava quel che voleva; La cosa impressionante e' che un gruppo di ragazzini quali eravamo, non si sa come, riuscimmo a far arrivare da Bologna un impianto di amplificazione degno di un palcoscenico da Isola di Wight: suonavamo alle spalle di un muro di amplificatori Montarbo come nelle foto che apparivano all'epoca su 'Ciao 2001' dei concerti al Rainbow Theatre di Londra
14 Ottobre: Giovanni Leone, sesto presidente della Republica Italiana, viene in visita a Carpi per inaugurare il Museo al Deportato Politico e Raziale.

"Fronda" con scritte nottetempo sulle strade contro Leone, fatte con le bombolette i cui erogatori messi in orizzontale funzionavano male. Erano molto piu' esperti e attrezzati i tifosi di Gimondi.

1974
Attivita' di sostegno per il Referendum sul Divorzio

28/05: Strage di Piazza della Loggia a Brescia.

4/08: Strage sul treno Italicus (Bologna-Brennero)

Apertura del Circolo Camillo Torres

Il 26 novembre esce il Quotidiano dei Lavoratori (organo di Avanguardia Operaia, poi di DP - Democrazia Proletaria) Alla richiesta "mi da il Quotidiano dei Lavoratori?" Casarini ti allungava una copia dell' Unita' dicendo "Per me l'e' ques'che' il quotidiano dei lavoratori!" Sull' edificio dei Vigili Urbani, in via Peruzzi, e' ancora visibile una scritta "leone assassino". Il riferimento, un po' tirato per i capelli, era che il presidente macchietta era stato eletto con i voti dei missini
1976
Volevamo una radio libera

Attivita' nel Movimento studenti medi a Carpi; c'erano anche gli operai (e i sindacalisti)

Autoriduzione bollette

Primo concerto organizzato a Carpi da Sergio, su incarico di Umbertino, per finanziare la futura Radio.
"Festa al Parco" con gli "Embryo", chiamati il giorno prima per il giorno dopo.
Al pomeriggio non si sapeva ancora nulla per l'organizzazione della sera. Impossibile trovare la corrente elettrica per il palchetto improvvisato. Guai risolti un'ora prima del concerto dal solito Bughi. Un vero carroarmato che poi passo' al vettovagliamento. A onor del vero tutti si sbatterono per quella festa di autofinanzaimento. Era giugno?

Sergio telefono' ad un numero pubblicato sulla rivista Re Nudo ; gli dissero che gli "Embryo" avevano perso una data e quindi forse potevano venire. Forse suono' anche Bertoli.
1977
Costituzione di DP

Qualcuno di noi a Bologna, al Dams e alle manifestazioni

11 marzo: uccisione a Bologna di Francesco Lorusso, bandiere rosse al vento

Autoriduzione delle bollette delle utenze

Anni di Piombo

E le Brigate Rosse?
Non sono compagni ...... o sono compagni che sbagliano?

Nel 77 Mendel era nel direttivo regionale della CGIL trasporti come minoranza di sinistra. Cicci era nella FIOM. I due Cocoza nella CISL che allora aveva una componente di estrema sinistra. Come sinistra "di classe" eravamo presenti in tutte e tre le organizzazioni sindacali.
Partecipazione alle manifestazioni a Milano, col servizio d' ordine del Movimento Studentesco, coi trench bianchi anche d' estate e le chiavi inglesi sotto: erano i "katanga" della Statale, e a Roma, contro il garrotamento di Salvador Puigh Antich, con finale di fumogeni e cariche e l'incontro, tra i fumi, del compagno RieserIl. Funerale a Reggio di Alceste Campanile, con Anceschi. Colonna sonora..."aveva solo un vestito da festa, se lo metteva alle grandi occasioni......". Eravamo veramente degli zingari felici. SI usciva dal lavoro, si partiva e... Bologna era nostra. A discutere coi vecchi compagni del PCI per strada, a trovare l'osteria dove cantare e bere, a pensare che forse era la volta che cambiavamo tutto... "Dopo trent'anni di malgoverno democristiano.." . Poi I francesi che arrivavano, Guattari, Deleuze e gli altri. Gli autonomi che incominciavano ad agitarsi.. Gli slogan di Mendel, coniati per l' occasione : "niente paura, non sono militari, son solo le comparse di guerre stellari" rivolto ai poliziotti in tenuta antisommossa. Poi Lo Russo ucciso, il bar "dei fasci" distrutto.

8 marzo: Contestazione di uno spettacolo di Roberto Benigni offerto dal Comune alle donne di Carpi A Carpi il '77 delle donne parte proprio l'8 marzo. E' stata una giornata lunga: manifestazione a Modena, e poi a Carpi per lo spettacolo di Benigni che era uno sconosciuto. E' stata la rivolta delle donne a dare fama allo spettacolo, al quale sono seguite discussioni a non finire ed anche la costituzione di un collettivo femminista.
8 marzo 77 e' stata una giornata limite, di quelle che hanno un prima e un dopo come accade il piu' delle volte (nel nostro vissuto, per usare un linguaggio d'epoca) per le nascite, le morti, gli innamoramenti, gli abbandoni
La dura contestazione delle donne a Benigni avvenne in Castello, nell'allora Palestra La Patria. le piu' incazzate erano le nuove femministe carpigiane (la Susi B. fischiava in modo assordante alla "pecorara" - tecnica imparata dalle Guide - e fu fulminata dall'autista del SIndaco) seguite poi dalle donne dell'UDI, all'inizio perplesse.
Lo spettacolo fu poi spostato, dopo molte discussioni, in Teatro (dentro rimasero non piu' di 50 spettatori, prevalentemente maschi, le prime due file davanti). Non si trovavano le chiavi... e non si trovava Gianfranco Imbeni, che ne era il direttore (Gianfranco, dov'eri?). Aprirono i Vigili del Fuoco.
Alcuni di noi seguirono Benigni in teatro ma si presero molti vaffanculo dalla donna con cui stavano.
Avvenne in quell'occasione una ulteriore dura "rottura" tra di noi, tra i "maschi" e le donne.
Nacque il collettivo femminista e i maschi furono esclusi (alcuni ipotizzarono addirittura un collettivo di autocoscienza maschile).
Inizio' per molti maschi la presa d'atto di una contradizione profonda: eravamo d'accordo ideologicamente ma profondamente inguaiati sul piano personale.
La presa di coscienza delle donne del nostro gruppo sia il fatto che oggetto delle vostre contestazioni fossimo noi stessi e i nostri comportamenti siano stati il fatto politico piu' importante di quegli anni.
Lotta Continua si spacco' anche per questo
1978
16 marzo: sequestro di Aldo Moro



9 maggio: ritrovamento di Aldo Moro in una Renault R4 rossa, in via Fani, a Roma


Il caso Moro, dopo la fine del 77 e dei sogni creativi (con i "francesi" Deleuze e Guattari che dai salotti di sinistra della ricca borgesia bolognese teorizzavano la conquista del potere) era ormai chiaro che la disgrazia era assoluta. Una disgrazia totale proprio per ognuno di noi, per tutto quello in cui avevamo creduto e che avevamo fatto. Era la fine di ogni idea di movimento, di visione collettiva del fare e dell'essere. Se la nostra parentela con le BR, seppur lontana, era completamente esaurita, era pur evidente che era troppo tardi, avevamo perso il treno. La cosidetta "lotta armata" ci aveva gia' sbattuti fuori dalla politica.
Ci ammazzavano i compagni, vi ricordate? Sera dopo sera, al Torres, "hanno ammazzato Peppino Impastato" e noi li' senza sapere cosa fare o cosa dire."Come tiri i bulloni con la fionda...?" Non siamo mai stati cattivi,nessuno di noi. Eravamo solo con i coglioni in mezzo all'uscio : con il PCI che ci chiamava provocatori e il nuovo movimento che ci vedeva come borghesi mascherati. "Ne con lo stato ne con le BR": era debole ma cosa avremmo dovuto fare?

Potevamo laurearci, trovare lavoro, un compagno di vita da sposare. Ed e' quello che (con piu' o meno anni di decompressione), hanno fatto i piu'. Oppure potevamo "non starci" e deragliare su una sorta di lotta di "rappresentazione", dolorosa e tragica e grottesca. Testimoni scandalosi,ingenui e irriducibili, della sconfitta. Fu quello che successe a qualcuno che +o-30 anni fa aveva troppo nutrito uno spirito troppo sincero e forse delicato. Ma e' ovvio che questo e' quello che pensano molti di noi adesso, non certo quello che Ettore pensava o viveva allora.
Pero' nel sondaggio fatto risulta che la maggior parte dei convenuti alla cena, ex rivoluzionari, allora piu' o meno marxisti o leninisti, si considera oggi meno borghese di e piu' idealista. E chi oggi crede di essere molto piu' borghese di allora non puo' che considerare questa cosa come un buon segno. E se siamo piu' felici e nello stesso tempo piu' incazzati (sempre dal sondaggio) allora forse da questa maggiore consapevolezza della bellezza della vita e da questa energia che ancora c'e' puo' nascere qualcosa di buono.
Perche' cerchiamo ora di ricordare? Forse per capire dove abbiamo sbagliato? In quale bivio avremmo dovuto scegliere un'altra strada? Abbiamo guardato "decadere" Carpi senza opporre idee, proposte, qualcosa da fare concretamente oltre che continuare a dire che i magliai carpigiani erano dei poveri arricchiti senza alcuna visione sul futuro.
Ecco, di questo dovremmo parlare. Di come dare a Carpi un nuovo diverso futuro, di sviluppo e di cultura, di solidarieta' e di idee.
...
A + o - trent'anni da allora, nella riga del 1978, ... e con Antony and the Johnsons che suona a Bologna.
1979
Qualcuno di noi scrive sul muro del comando dei Vigili Urbani di Carpi a caratteri cubitali 'Siouxie and the Banshees' Fu un segnale: the sound they are a changin', e per radio oltre a The Wall dei Pink Floyd e Double Fantasy, che segno' il ritorno di John Lennon poco prima di essere ucciso, c'erano i Clash con The Magnificent Seven da Sandinista!
Vengono organizzati a Carpi concerti estivi dal titolo 'Rock in opposition' (organizzato da Sergio?), tra i gruppi i Cafe' Caracas da Firenze (autopresentatisi .afe'.ara.as da Firenze) con Raf alla voce e Renzulli, chitarrista poi dei Litfiba, i Kerosene, gruppo locale tra i primi ad essere composto da due fratelli (gemelli in questo caso) molto prima dei noti Gallagher degli Oasis.
1980
Chiude il Camillo Torres

Esce "Altri Libertini" di Pier Vittorio Tondelli (che noi chiamavamo Vichi)



A due settimane dall'uscita viene sequestrato per il linguaggio "forte" che contiene. Autore ed editore (Feltrinelli) uscirono dal processo con formula piena ma con molta pubblicita' gratuita che consenti' al libro di scalare in fretta le classifiche. Altri Libertini parla di noi e di Carpi, oltre che di Correggio e Berlino. Molti di noi si sono riconosciuti nelle scorribande sulla Brennero e nelle notti in Autogril.

2/08: Strage della Stazione di Bologna

Programma di Carpiestate 80 "ROCK":
14 giugno - "Caffe' Caracas" - RATS
18 giugno - "Kerosene" - NOIA
21 giugno - "Stupid Set" - "Clito"
22 giugno - 0010010010... "Andy Wharol & Banana Tecnicolor"

Sergio racconta... dal backstage:
il 14 giugno i "Caffe' Caracas" firmarono il contratto con la CGD a Carpi, se ricordo bene per 40 milioni di lire, dopo lo spettacolo. Si sciosero quasi subito, due di loro diventarono poco famosi... Riefoli divenne RAF e Renzulli (Ghigo) fondo i Litfiba.
Le "Clito" di Milano furono il primo gruppo rock italiano di sole donne, a mia memoria si intende.
Il 22 giugno ci fu l'apoteosi perche' "Andy Wharol & Banana Tecnicolor" (gia' ex "Hitler SS", ma non lo dissi a nessuno) si erano sciolti e a sostituirli chiamai i "Raf Punk" di Bologna, al loro primo concerto dal vivo. Fini quasi in rissa con intervento dei vigili (suonavano insieme forse da un mese o poco piu') sicuramente pero' fu la band piu' politicizzata a sinistra fino all'arrivo dei "CCCP" e a destra (?) dei "Nabat". Il cantante poi "cambio' sesso", ora si chiama Helena Velena.

1981
Attivita' di sostegno per il Referendum sull'Aborto
Apre il Mattatoio

Vigilia di Natale, apre il Mattatoio nell'attuale sede. Bulghi ricorda che si pitturarono le sedie in legno con vernice gialla e la notte di Natale qualcuno con la pelliccia si sedette sulle sedie e si alzo' con il pelo macchiato di giallo... uno dei primi episodi di eco-terrorismo animalista...
Ci furono forti dissapori, prima della nascita del Tuwat, tra i punk carpigiani e i gestori e ospiti del Mattatoio, durante la 'serata punk' che per un periodo si organizzava proprio al Mattatoio. C'erano liti per il volume della musica, e sangue (Chi era il tizio che si presentava al bancone con una spilla da balia infilata nel lobo dell'orecchio sanguinante).

Nell'autunno dell'81 Berlino era infiammata letteralmente da scontri tra polizia e squatter.
Qualcuno di noi voleva come riscattarsi da non essere stato sulle barricate a Bologna nel '77 e si organizzo' un viaggio Berlino per le feste di fine anno.
Aderirono alla proposta di Fabrizio P. la musa ispiratrice e sacerdotessa del movimento punk del bar Milano, un'altra del giro e Andrea V., una macchina, 4 posti.
Dopo qualche battibecco sulla data di partenza sembro' che partire proprio il giorno di Natale fosse un po' irrispettoso verso i genitori (anche se a loro non fregava nulla) ma ci penso' la seconda in carica del movimento punk del Milano a freddare il capocomitiva con la frase '...xperche' il 25 dovete fare il sacro pranzo di Natale con la famiglia, Dio c.....'
Per il viaggio Fabrizio si procuro' materiale musicale hard per non sfigurare verso la musa del punk carpigiano, dopo alcune centinaia di km. con James Change & The Contorsions o James White & The Blacks come sottofondo sonoro, quando a notte fonda la musa si addormento' non resistette e sfodero' di nascosto i Dire Straits per rilassarsi un po'.
Il resto del viaggio: appartamento occupato senz'acqua corrente, club punk con nazi-skin e pastori tedeschi nazisti, un freddo da mitteleuropa, ecc. Sui muri di Berlino pero' quell'inverno c'era spraiata quasi ovunque una scritta: 'Tuwat' che nello slang berlinese e' una distorsione dall'inglese 'do what', fa' qualcosa, un po' 'get up stand up' di Bob Marley.
Al Tuwat, che ovviamente fu fondato dalla suddetta Musa del punk l'anno successivo, al ritorno da quel viaggio, una sera alla fine dell'ennesimo concerto di un gruppo che poteva provenire dall'Islanda, uno, un po' piu' vecchio della media, avvio' non si sa come ne' perche', istigato da un altro della sua eta', una specie di colloquio con i piu' giovani dove spiego' in qualche modo che cosa era successo in Italia quando loro forse non erano nemmeno nati, e spiego' la parola 'terrorismo di Stato' e cosa c'era stato dopo Piazza Fontana, ecc. ecc.
Insomma, la storia continuava in qualche modo, con musiche diverse, vestiti diversi (dall'eskimo al chiodo), e forse parole diverse, ma in qualche modo molti volti del Torres, del Manifesto, di DP, ecc. transitarono poi per quelli locali, una specie di transumanza tra piazzale Astolfo (dove c'era e c'e' il Mattatoio e il campanile della Sagra con alla base a caratteri cubitali la scritta Sex Pistols) e Via S.Bernadino da Siena (dove c'era il Tuwat) transitando per i bagni pubblici della piazza (chiusi ma con all'interno ben visibili le scritte P.I.L. 'No future' e tutta qualla sguana) per alcuni anni ancora a venire ravvivo' ancora il centro di qualcosa di meglio, dell'apertura dei negozi fuori orario di oggi.
1982
Apre il Tuwat
Covo, cattedrale e faro italiano del punk (basta citare la frase da Emilia Paranoica dei CCCP '...a Carpi al Tuwat, a Carpi al Tuwat...').
Il top dei concerti al Tuwat fu raggiunto con il concerto in anteprima nazionale dei '3 Mustaphas 3' che poi si esibirono in locali piu' regolari e di levatura e dimensioni ben maggiori in Italia. Del Tuvat esiste una valanga di foto e qualche primo video di quegli anni - tra cui un incredibile video di Fumagalli immortalato mentre sembra Joe Cocker nell'urlo semi-afono di With The Little Help >From My Friends a Woodstock. Vigilia di Natale 1982: al Mattatoio Enrico-Mendel festeggia il primo compleanno del Mattatoio presentando un gruppo che suona canzoni dei Beatles: gli Off Course , uno di loro era Fabrizio Pasini, alla batteria, insieme ad altri 7 elementi. Fabrizio, che oggi suona con suo figlio alla chitarra, dice che porta bracciali di pelle borchiati e portafoglio con catena marcato Ramones. Ed e' la sua colpa che ricade sui suoi figli, e' un po' come disse Paolo Rossi in 'Ho Visto' - parodia di Howl di Allen Ginsberg '...ho visto delle femministe marciare contro l'aborto e ritrovarsi con un figlio paninaro...')

Ultimo dell'anno 1982: concerto dei CCCP al Tuwat (non era il primo, ne' fu l'ultimo), tra il pubblico Jimmy Mezza Testa che viene accompagnato saltuariamente fuori a vomitare; la disse giusta Luigi Ancheschi "il Tuwat avrebbe avuto diritto a chiedere contributi per l'assistenza sociale svolta in citta' all'epoca....

1983
Studios e Plexiglass

Sergio C., Maurizio M., Riccio F. e Fabio C. organizzarono gli Studios, spazio espositivo e contenitore di performace. La sede era la piccola torretta della polveriera del Castello dei Pio. Furono esposti quadri di Paolo S., sculture di Brana', foto di Olivo Barbieri e Guido Guidi, Omer D. e Carlino S. e altri. Parallelamente pubblicarono un numero unico della fanzine Plexiglass.
1984
Il Gruppo Politico

1986
Maurizio M., Pier Vittorio Tondelli e altri tre soci fondano la Baskerville Il primo volume della Baskerville e' un libro di Vichi Tondelli che raccoglie 24 biglietti indirizzati a 24 amici (c'e' anche qualcuno di noi): Biglietti Agli Amici. Le 24 copie per gli amici piu' le 5 copie per gli editori, consegnate come regalo di Natale 1986, riportano i nomi per esteso: Le copie distribuite il libreria, tutte firmate da Vichi, riportano solo le iniziali.
Vichi, qualche mese prima di morire, disse che voleva cambiare la stesura di Biglietti Agli Amici, sostituendo alcuni destinatari dei biglietti e modificando i testi. Baskerville era in stampa con una seconda tiratura del libro, concordata con lui, ma venne deciso di non metterla piu' in distribuzione e di bruciare i volumi in attesa della nuova edizione.
Purtroppo, pero', mentre stava curando la nuova versione di Biglietti Agli Amici, Vichi si ammalo' e la sua scomparsa non rese piu' possibile questa sua decisione. Per rispettare quindi la volonta' di un amico, Baskerville non ha mai voluto ristampare la prima versione del libro, sebbene la prima tiratura si fosse esaurita nell'arco di qualche mese.
Piervittorio voleva che Biglietti Agli Amici rimanesse un'opera privata e per pochi amici. E fu questa la ragione che lo porto' a proporre addirittura di creare con noi una piccola casa editrice per realizzare il suo progetto, invece di affidare il libro ai grandi editori con cui stava pubblicando le sue opere.

Qualche anno dopo la sua morte, e questo e' l'epilogo, i genitori di Vichi, eredi dei diritti di tutte le sue opere, hanno concesso a Bompiani la pubblicazione della prima edizione di Biglietti Agli Amici.
Baskerville ha cercato di impedirlo e di segnalare che il libro era stato cambiato dall'autore e doveva rimanere un'opera "discreta" ma in editoria, come nel resto del mondo economico, contano i contratti, non i patti tra amici. Se volete leggere, quindi, i biglietti che Vichi a inviato, nel Natale nel 1986, a 24 suoi amici, comprate pure l'edizione di Bompiani, ma leggete quei testi come se fossero 24 foglietti di carta, scritti a mano, intimi e privati, come le parole che si scrivono, in codice, solo a chi le puo' capire.

1989
Ciao Ettore

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